Il mercato del Food Delivery nel mondo
Uno dei pochi mercati a rafforzare la propria posizione nonostante la crisi è stato il food delivery, che ha continuato a crescere tra le abitudini dei cittadini segnando un + 31,0% (YoY 2019-20) a livello globale.
Le previsioni stimano che il valore globale del settore raggiungerà i 306 MLD € nel 2030 e che crescerà ad un CAGR del 15%, tra i settori in più rapida espansione (UBS).
306
MLD€ di fatturato
nel 2030
+31%
ordini a domicilio
YoY 2019-20
Proprio per la sua rapida ascesa, questa modalità di consumo sta proponendo alcune sfide per la ristorazione italiana ancora poco digitalizzata rispetto a quella dei colleghi europei.
(New frontiers for the Italian Foodservice considering the impact of Covid-19, Deloitte).
L’ascesa del modello digitale infatti, affianco al delivery tradizionale, ha determinato una sempre più crescente concorrenza nel settore e una forte frammentazione dell’offerta. I colossi del food delivery sono attualmente in competizione per conquistare mercati e clienti in America, Asia, Europa e Medio Oriente.
Gli esperti ritengono che l’accelerazione agli investimenti e alle fusioni tra grandi operatori del delivery influenzerà il panorama del mercato da qui ai prossimi anni.
(Fonte: Food tech report H1 2020, Forward Fooding).
“Di certo i prossimi anni saranno più dirompenti per gli operatori di ristorazione rispetto agli ultimi 50”, come riporta Aaron Allen & Associates, e sicuramente, per quanto riguarda il delivery, la storia dei channel manager nel settore dell’hospitality suggerisce già quale sarà la direzione che questo mercato intraprenderà.
Cosa succede in Italia con le consegne a domicilio?
566MLN€
+56% vs 2018
Sta emergendo una mentalità “casalinga”, dove salute e la tecnologia sono fattori che influenzeranno la spesa dei consumatori e le abitudini di acquisto a breve, medio e lungo termine.
In Italia, all’interno delle vendite online di prodotti alimentari, il food delivery è il primo comparto, con 566 MLN € e una crescita del +56% rispetto al 2018.
(Osservatorio e-commerce B2C del Politecnico di Milano e di Netcomm)
Dal 2020, complici anche le chiusure, sempre più ristoranti consegnano a domicilio.
Durante il lockdown, molte attività si sono avvicinate per la prima volta all’e-commerce grazie alla collaborazione con soggetti terzi già presenti online (piattaforme di food delivery e non solo).
Le piattaforme di food delivery hanno reso più facile per il cliente finale effettuare un ordine e, allo stesso tempo, per un ristorante raggiungere un pubblico più ampio.
Tramite JustEat, Deliveroo, Glovo e UberEats, per citare le più importanti in Italia, i ristoranti caricano infatti il proprio menu delivery sul marketplace per consentire ai clienti di ordinare e pagare facilmente online, modernizzando i tradizionali processi della consegna a domicilio.
Alcuni di questi player poi, oltre ad offrire una vetrina virtuale, aggiungono anche il servizio di consegna per conto del ristorante, sollevando il ristorante dalla gestione dei fattorini, dietro il pagamento di una commissione su ogni ordine.
OLTRE
50.000
RISTORANTI CHE FANNO DELIVERY
(FIPE)
Il problema della gestione sempre più complessa del delivery
La rivoluzione digitale del settore ha però introdotto un problema, per lo più nascosto.
Una delle maggiori criticità per i ristoratori infatti è tenere d’occhio gli ordini in entrata dai diversi tablet, continuando a coordinare i tempi della cucina e delle consegne.
In pochi sanno infatti che ognuno di quei device è dedicato solamente ad una singola piattaforma di delivery, comportando molte criticità di ordine operativo, non supportate dall’esistenza di strumenti di gestione dedicati e validi.
In questa foto vediamo il tipico piano di lavoro di un ristorante che fa delivery, con un device/tablet per ogni piattaforma terza utilizzata.
Le conseguenze della mancanza di strumenti dedicati al delivery
Molti ristoranti hanno dovuto assumere personale dedicato alla gestione del delivery, con un evidente aggravio di costi. Altri invece, hanno sovraccaricato le risorse esistenti, dedicate alla gestione di più attività in contemporanea.
Abbiamo purtroppo un paradosso: i clienti sono sempre più digitalizzati, mentre nei ristoranti si è rimasti indietro con l’aggiornamento delle tecnologie.
I cambiamenti in corso
Tra i trend individuati come emergenti per i prossimi anni da Deloitte, vi è infatti quello della semplificazione. Come?
Attraverso l’integrazione delle principali piattaforme di delivery, che segnerà un passaggio importante verso l’adozione di software di gestione dedicati.
17,6%
CRESCITA ANNUALE
MERCATO DEI SOFTWARE DI GESTIONE DEL DELIVERY 2018-2025 (HTF MI)
Ulteriore fenomeno interessante, è quello del ritorno alla consegna in autonomia da parte dei ristoranti, ovvero con fattorini propri (Food Service).
Ristoranti piccoli e grandi hanno compreso che il delivery costituisce un asset importante a supporto del proprio business, iniziando ad affiancare ai servizi delle piattaforme terze con soluzioni proprietarie di delivery che gli consentano di controllare tutta la customer journey, dall’arrivo dell’ordine fino alla consegna.
Ordini telefonici, uno spazio ancora da presidiare
In Italia, nonostante la massiccia digitalizzazione in corso, vi è ancora una grande opportunità di mercato: per la maggior parte dei clienti, il telefono rimane il mezzo preferenziale per ordinare.
Le ordinazioni digitali di cibo rappresentano solo il 16% vs un 84% che è ancora gestito “offline”, ovvero manualmente con carta e penna.
(Osservatorio e-commerce B2C del Politecnico di Milano e di Netcomm)
16%
ORDINI ONLINE
84%
ORDINI OFFLINE
Food Delivery, un asset destinato a restare
Secondo una ricerca di Reply, per i ristoranti che vorranno pienamente risollevarsi dalla crisi, sarà necessario dedicare risorse da investire in soluzioni tecnologiche, riprogettando il proprio modello di business in base ai nuovi trend del mercato e del digitale.
La ricetta contro la crisi è conoscere bene desideri e gusti dei propri clienti, con una nuova offerta e menu ottimizzati e con la personalizzazione dell’esperienza attraverso linee dedicate ad essere consumate in casa.
"Oggi ci sono tutti i presupposti per gettare le fondamenta di un progetto di sviluppo sostenibile, con due punti di attenzione: l'ottimizzazione delle operations e la riorganizzazione aziendale"
Valentina Pontiggia, Direttore dell'Osservatorio eCommerce B2c Netcomm - Politecnico di Milano.
Tecnologia e digitalizzazione
Puntare sulle innovazioni e sulle nuove tecnologie per anticipare i bisogni dei clienti e offrire un servizio migliore e più efficiente.
Personalizzazione
Un'offerta rivisitata, con menu dedicati al consumo in casa e personalizzabili a seconda dei gusti e delle esigenze di chi ordina.
Vendite online
Essere presenti online con un menu delivery di facile consultazione, dove i clienti possano ordinare e pagare digitalmente è un must e non più un servizio opzionale.
Deliverart è la soluzione per centralizzare la gestione del delivery
Presa degli ordini semplificata, aggregazione degli vari tablet delle piattaforme in uno, tracking delle consegne, personalizzazione delle comande, gestione degli ordini telefonici e e-commerce per iniziare subito a prendere ordini digitali.
Deliverart è un software nato per semplificare la gestione delle consegne a domicilio della ristorazione che offre tutto questo e molto altro.